|
Carlo Nicoli, nacque a Carrara il 4 ottobre 1843, iscritto all'Accademia
ebbe modo di distinguersi ed ottenere vari premi a partire dal 1860. Nel
1864 concluse gli studi ottenendo la medaglia d'or nel Concorso
d'Invenzione, con un rilievo sulla "Morte di Pompeo" che
suscitò le lodi della Commissione diretta da Ferdinando Pelliccia. Nicoli
viene poi inviato a Firenze sotto la direzione di Giovanni Dupré.
Nel 1868, il suo primo saggio: la piccola figura del
"Mendicante" sarà premiata con
medaglia d'oro nell'Esposizione artistica di Firenze e tradotta in marmo
nel 1880. Il suo secondo saggio: "L'angelo
sorvegliatore" o "che difende l'Innocenza", eseguito
nel 1870, suscitò inizialmente dure critiche, ma, dopo qualche anno,
grazie a vari consensi, la stessa opera incontrò il favore del Re Alfonso
di Spagna e procurò a Carlo Nicoli la croce di Cavaliere dell'Ordine di
Carlo III. Il gruppo fu ripetutamente replicato e acquistato dal Ministero
della Pubblica Istruzione di Madrid. Il terzo saggio: "Sorpresa
d'amore", nel 1871, ha ricevuto anch'esso vari apprezzamenti.
Nicoli ritorna a Carrara e nel 1875 viene nominato professore onorario
dall'Accademia. Intorno al 1876 è pronto il grande laboratorio di San
Francesco con moderni reparti di scultura e architettura. Qui, nel 1876
viene eseguita la statua del "Cervantes" per la sua città
natale Alcalà de Henares, e nel 1878 fu modellata anche la versione
sedente. Nel 1885, alla morte di Demetrio Carusi, Carlo Nicoli gli
subentra nella carica di professore ordinario di scultura.
Le opere che hanno segnato gli anni '80 della carriera di Carlo Nicoli
sono:
- |
la statua del Cardinale Francisco Jmenez de
Cinsero, che nel 1881 vinse il premio Fabbricotti e poi fu
spedita a Madrid nella sala delle conferenze del Senato; |
- |
i ritratti di Lord Beaconfield, Gladstone,
Dickens e Garfield per Melbourne; |
- |
la statua monumentale alla Regina Elisabetta
d'Inghilterra, replicata per Brighton, Durban e Melbourne; |
- |
il "Monumento alla memoria della cacciata
dei Portoghesi", alto 25 m. con bassorilievi, statue e
trofei per la città di Bahia in Brasile; |
- |
il monumento a Garibaldi in
Carrara, nella
piazza del Teatro. |
Oltre alle suddette opere, sono da segnalare, non datate:
- |
18 statue colossali realizzate per la galleria
Umberto I a Napoli; |
- |
il monumento a T. Stepton (Durban); |
- |
il monumento al generale Empecinado (Messico); |
- |
il monumento a Fraybentos (Argentina); |
- |
il monumento al poeta Hidalgo (Messico); |
- |
la Madonna del Rosario per la Biblioteca
vaticana; |
- |
il busto di Francesco Guerrazzi per Palermo poi
replicato per il nipote Francesco Michele (Roma ?); |
- |
le statue e gli altari per la chiesa di N.S. di Guadalupa (Messico).
|
Carlo Nicoli diede quell'impulso al proprio laboratorio, grazie alla stima
ricevuta come artista ed alla grande perizia tecnica. La
frequentazione di grandi artisti del tempo (Dupré, Ximenes, Piccolini,
Bistolfi,
Allar, ..) prosegue tutt'oggi ininterrotta con la direzione
dell'omonimo pronipote, e può fregiarsi dei nomi di Arturo
Martini, Moore,
Messina, Viani, Signori,
César, Ipousteguy, …. Carlo Nicoli fu artista
non banale, dotato di un immaginario coraggioso e incline alla dimensione
monumentale e di grande effetto. Morì il 2 novembre 1915 a 72 anni di
età nel suo vigneto al Belvedere di Avenza.
|